Pensare con le mani: il privilegio di fare un lavoro artigianale
Pensare con le mani, che bellezza: la divisione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale svanisce nel trionfo del corpo umano che si muove con destrezza, e in armonia.
Il libro La lezione del legno, del francese Arthur Lochmann, racconta come un giovane docente universitario, in piena crisi esistenziale, possa rinascere (la salvazione…) diventando carpentiere: «si impara a pensare con le mani».
Pensare con le mani, che bellezza: la divisione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale svanisce nel trionfo del corpo umano che si muove con destrezza, e in armonia.
Oggi è San Valentino, e mi è sembrato che quest'idea del "pensare con le mani" fosse perfetta per raccontare e celebrare l'amore per il mio lavoro. Che ovviamente non è sempre così, anzi, come tutti quanti sono spesso davanti ad uno schermo, o al telefono.
Ma i momenti in cui riesco a "pensare con le mani" sono tanto rari, quanto magici. Trovare le parole giuste, che calzano a pennello, che bello.
Michele Serra cita anche Tino Faussone l’operaio montatore , eroe del “lavoro ben fatto” nel romanzo La chiave a stella di Primo Levi. Un libro che mi è rimasto come dire, conficcato nel cervello, e che amo.
Ora non posso raccontarvi tutta la newsletter (che ovviamente vi straconsiglio di leggere), ma insomma quello che volevo fare oggi è questo, semplicemente: dire che fare un lavoro artigianale è una fortuna e un privilegio, e può regalare momenti di pace. E amore.
E visto che il mio lavoro posso farlo grazie a voi, ecco: grazie.